Il confronto tra due monoliti, segnati da un percorso, rivela affinità e distanze. Percorsi possibili scavati nella pietra, evidenziano personali letture, luminosità variabili, punti di vista ogni volta diversi che muovono un monumento semplicemente “attraente”.
(Piera Sgiarovello)
Dentro/fuori
Alto/basso
Levigatezza/asperità
Naturalità/lavoro di scalpello
Incidi un segno primario, forse una croce (o meglio incontro di vie?)
Fuori l’abisso primigenio
L’equilibrio instabile eppure eterno della gravità terrestre.
(Sandro Polci)
Stefano Comelli nasce nel 1968 a Trieste ed attualmente vive e lavora a Versa di Romans d’Isonzo. Dopo aver conseguito il diploma all’Istituto Statale d’Arte di Trieste, inizia la sua attività espositiva e nel 1987 la Fondazione A.Alberti gli conferisce il primo premio della sezione scultura. Nel 1992 l’Associazione Lilion Caravan gli assegna una borsa di studio per perfezionare i suoi studi all’Accademia di Salisburgo.
Dal 1990 partecipa a diversi simposi internazionali di scultura, proseguendo una personale ricerca scultorea.