L'opera

Tensioni

Di Francesco Paglialunga


Aurisina granitello

Quanta tensione c'è in un blocco di marmo? Dove scorrono le sue vene, tenaci ma fragili, che lo scultore individua, segue e rispetta alla pari delle sue nel braccio che impugna lo scalpello? In quale punto del blocco batte il cuore di marmo, controcanto del battito interno dell'artista? Momento di massima emozione. E di tensione. Quella tensione che come un groppo serra il petto e lo stomaco...

Tensione è il titolo della scultura dell'artista pugliese Francesco Paglialunga. Per Francesco Paglialunga la tensione è proprio un nodo... Da estrarre da un blocco di Aurisina granitello. Che accetta la sfida, non senza opporsi a questa forma così ardita. Una sfida al limite del possibile, gioco tra spessori minimi, tra intrecci di vuoti e di pieni, in una linea che si rincorre nello spazio definito dalle estremità. Curve sinuose da accarezzare, che incontrano l'ostacolo del nodo. Già il nodo... Immaginiamo la tensione determinata da un gesto pronto a stringerlo oppure, per contrario, a scioglierlo. 

Quanto vorremmo che ogni nodo si sciogliesse, per attenuare tensioni, preoccupazioni, senso di incertezza, dettati dal momento difficile che stiamo vivendo a livello globale; la paura della guerra, delle malattie, della perdita dei valori. Perché per l'artista la scultura è un linguaggio capace di scuotere e indurre la presa di coscienza dell'individuo.

Laura Vianello

Francesco Paglialunga

Puglia - Italia


Nato a Lecce, dopo il diploma all'Istituto Statale d'Arte, si è formato all'Accademia di Belle Arti della città natale. Dal 2014, partecipa a diversi eventi internazionali di scultura monumentale. Nel 2017, grazie ad una borsa di studio, lavora per un anno presso lo scultore Gianpietro Carlesso e partecipa ad uno stage di scultura alla Royal Academy of Arts di Londra. 

Queste esperienze gli permettono di approfondire lo studio dei materiali e delle nuove tecnologie nella scultura monumentale contemporanea, a cui dedicherà due pubblicazioni nel 2018: “Il marmo e la pietra nella scultura monumentale contemporanea” e “Materia, forma e nuove tecnologie nella scultura monumentale contemporanea”. 

Dal 2018 è docente di scultura e di tecniche del marmo e delle pietre dure, presso l’Accademia di Belle Arti Fidia di Vibo Valentia, in Calabria. Le sue opere riscuotono grande attenzione da pubblico e critica, in quanto suscitano una presa di coscienza nell’individuo e inducono ad una profonda riflessione sulla condizione umana.