L'opera

Rigenerazione

Di Beatrice Taponecco


Fior di pesco carnico

In un mondo sempre più tecnicizzato, digitalizzato e annullato nella sua spiritualità per aver dimenticato o meglio cercato di uccidere la Natura, per estrarne solo profitto a breve termine, un gruppo crescente di artisti nel mondo cerca di reinterpretare il proprio ruolo social per ritornare in armonia con le componenti naturali che ancora ci circondano.

Anche Beatrice, in questo simposio, inserendosi nel solco di questa tradizione, si dedica a scolpire una foglia di quercia, simile a quelle che le hanno fatto ombra in queste due assolate settimane.

Scolpisce foglie di pietra o marmo e lo fa bene. Osserva attentamente le foglie, i tronchi, la densità del bosco e trasferisce parte della magia insita in ciò che lei ha visto ed esplorato con occhio di artista. E’ in cammino sulla strada di questo nuovo gruppo di artisti che nel 2013 ha fatto la sua prima importante uscita pubblica in Inghilterra nel 2013: The Arborealists.

La sua foglia qui al Parco è il risultato felice dello sforzo fatto per l’organizzazione di questo 23° Simposio di Scultura a Vergnacco.

Bruno D'Udine

Beatrice Taponecco

Italia - Toscana


Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Carrara, dedicandosi alla scultura nel marmo bianco delle Apuane. 

Laureata in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, ha partecipato a numerose mostre e ha vinto concorsi di rilevanza internazionale. Nell’estate del 2018, invitata alla 40° edizione della Mostra di Scultura Internazionale Forme nel Verde a San Quirico d’Orcia (Siena), espone a Palazzo Chigi una serie di opere dedicate al bosco oltre una lapide in marmo contestualizzata nel progetto Eternity ideato da Maurizio Cattelan, ed un’installazione “Tales of the Wood” negli Horti Leonini. 

Nel 2019 vince il Concorso di idee per il Premio Strega 2019, promosso da Fondazione Bellonci e BPER Banca, per cui realizza le sculture per la cinquina finalista.