L'opera

Terra Madre

Di Francesco Cadeddu


Pietra piasentina

Sta come torre ferma, chiuso nei suoi possenti volumi tutti in piena luce, il blocco grande di pietra piasentina.
Il far grande dello scultore, semplice e potente nell’ideazione, rifiuta i dettagli decorativi, va diritto all’espressione della forza della natura.
L’abbraccio delle mani potenti nella loro nitida scansione, l’impostazione verticale del pollice della mano destra definiscono lo spazio, mentre il tendersi dell’indice crea l’ansa che sostiene la cascata dei chicchi rigonfi.

A contrasto, la tesa partitura delle dita della mano sinistra, suggellata in alto dal pollice che preme sul non finito della pietra, genera a sbalzo i frutti rotondi, dono della fertilità assoluta della dea madre.
Dal basso, a definire la cornice, si espandono larghe le foglie della vite e crescono morbide e sensuali, tutto connettono e legano insieme.

Lucio Tollis

Francesco Cadeddu

Italia (Sardegna)


Nasce a Cagliari e attualmente abita in Senis (OR). 

Ha iniziato a scolpire da autodidatta la trachite della sua terra natale, passando poi alla pietra calcarea, al granito ed al basalto. 

Dal 1991 partecipa a vari Simposi in tutta Italia e alle edizioni annuali del Concorso di Scultura Internazionale in pietra trachite del Comune di Fordongianus (OR). 

Dal 1992 le sue opere sono state presentate nelle mostre d’arte collettive di scultura e pittura di Usellus (OR), di Santa Giusta (OR), di Mamoiada (NU), di Mogoro (OR), di Oristano. 

Negli ultimi anni si è affermato come scultore, esponendo le sue opere e ottenendo ottimi riscontri di pubblico e critica grazie alla definizione di uno stile personale con cui rappresenta i problemi e gli stati d’animo del popolo sardo. Lavora quasi esclusivamente a mano, alternando alla scultura interventi di scalpellinatura.