L'opera

Linee immaginarie

Di Adriana Rupp


Pietra piasentina

Uno studio geometrico e fisico avverte una interessante simbiosi con la tradizione degli ideogrammi orientali, nati per porsi a metà tra la scrittura fonetica e quella visiva, al confine tra due modi d essere che l'universo certamente contempla. Le sue "linee immaginarie" aspirano all'infinito, alla pluralità dei mondi, alla molteplicità del reale, animate da quel segno di ordine cosmogonico che la finitezza umana può, di per sé, appunto, solo immaginare, senza mai riuscire a raggiungere.

Adriana Rupp

Germania


Adriana Rupp è nata a Saarlouis in Germania. 

Studia pedagogia sociale e le prime esperienze lavorative sono in ambito psichiatrico, ma la passione per la scultura diviene sempre più insistente, fino a quando nel '90, inizia le sue prime realizzazioni presso lo studio della scultrice Oda Scholler a Berlino.

Dopo una prima formazione artistica, approfondisce diverse tecniche e partecipa alle prime esposizioni. 

Nel '95 giunge in Italia per un soggiorno a Pietrasanta dove approfondisce la lavorazione del marmo. Incomincia così a partecipare con entusiasmo a diversi Simposi su pietra e legno.